Registrazione audio integrale della Relazione di Raffaella Di Marzio
"Organizzazioni settarie e antisettarie: strutture e dinamiche similari in contesti antagonisti"
12° Congresso Internazione promosso dalla Società Italiana di Psicologia della Religione (SIPR):
"L'IO, L'ALTRO, DIO: Religiosità e Narcisismo" Verona, 20 e 21 Novembre 2010.
http://raffaelladimarzio.blogspot.com/2010/11/narcisismo-settarismo-e-antisettarismo.html
http://pietrobono.blogspot.com/2010/12/organizzazioni-settarie-e-antisettarie.html

sabato 20 marzo 2010

Arkeon e il circo mediatico-giudiziario 20-3-2010


Il circo mediatico-giudiziario
di

Daniel Soulez Larivière, avvocato del foro di Parigi “…è stato il primo ad «inventare» un concetto e un dibattito che in Italia ha decisamente attecchito, molto più che nella patria di origine. Era il 1993, anno di terremoti giudiziari anche in Francia, e l' avvocato-giurista Soulez Larivière, protagonista di celebri processi, autore di una decina di libri sui problemi della giustizia, si vide rifiutare da due quotidiani una lettera nella quale spiegava come gli fosse materialmente impossibile difendere i suoi assistiti dagli effetti del connubio Giustizia-Mass media. «Gli atti giudiziari - ricorda - erano pieni di dettagli ininfluenti, ma appetitosi per il pubblico. Sembrava che il problema fosse quello di divertire la gente con scandali assortiti che giravano intorno all' indagine, ma non la riguardavano direttamente. Per chi si trova coinvolto, è come andare contro un muro di cemento armato. L' innocenza magari viene anche dimostrata, ma ormai il danno è fatto». La reazione a quel rifiuto fu un libro, Il circo mediatico-giudiziario, che venne pubblicato anche in Italia (Liberilibri editore, 1994), con poca eco…”.

Tratto dal Corriere:
http://archiviostorico.corriere.it/2007/marzo/19/Parlai_per_primo_gogna_mediatica_co_9_070319121.shtml

Processo arkeon: la costruzione sociale delle vittime 20-3-2010

Nella società democratica, alla figura della vittima spetta ormai il ruolo che un tempo era proprio dell'eroe. E questa la constatazione da cui prende le mosse l'analisi della psicanalista Caroline Eliacheff e dell'avvocato Daniel Soulez Larivière.
I due autori hanno condiviso le loro competenze e le loro esperienze per indagare l'attuale fenomeno dell'onnipresenza delle vittime nella società contemporanea. La tesi è semplice ma, prima d'ora, nessuno era mai riuscito a illustrarla così chiaramente.
Dagli anni ottanta si è fatto strada, perlomeno nelle democrazie occidentali, l'atteggiamento vittimistico per cui una persona - o un gruppo - quando subisce un danno o un torto non solo chiede un risarcimento concreto ma diventa un simbolo carico di emotività, capace di sottomettere alla sua volontà tutti gli ingranaggi istituzionali e politici di una nazione.
E se questa è la diagnosi dello stato di salute della nostra società, la prognosi è gravissima: di questo passo si può arrivare a distruggere la democrazia, e le stesse vittime, almeno quelle vere, non ne ricavano un reale vantaggio.
Stiamo consegnando la nostra civiltà all'irrazionalità di un approccio emotivo e allo strapotere dei media, che sulle emozioni costruiscono audience. E per questo che i due autori di questo libro si sono assunti il rischio di parlare delle vittime con un tono diverso da quello della compassione.

martedì 16 marzo 2010

Interessante scheda su R.E. MAYA 16-3-2010

Segnalo un'interessante e dettagliata scheda sulla Associazione R.E. MAYA:
"ASSOCIAZIONE R.E. MAYA: ALDILÀ DEI MEDIA "
http://www.dimarzio.it/srs/modules/mydownloads/cache/files/64622835854949361353531624866962-remaya.doc

Articolo di Raffaella Di Marzio
Roma, 16 Marzo 2010

Buona lettura a tutti.

Pietro Bono